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giovedì 19 luglio 2012

La riforma Balduzzi potrebbe rivoluzionare l'assistenza territoriale

La nuova bozza della riforma dell'art.8 del dlgs 502/92 che il ministro Balduzzi inserirà nel progetto di legge atteso per quest'estate rivoluzionerà sicuramente l'assistenza territoriale.

In un esclusivo, Quotdidianosanita.it  ha anticipato il provvedimento alla studio del ministro, elencando nel dettaglio tutte le misure previste nella bozza.



Obbligo di “aggregazione”
I medici dovranno obbligatoriamente aderire a forme organizzative, secondo modelli individuati dalle singole Regioni, che siano o monoprofessionali (Aggregazioni funzionali) o multi professionali (Uccp). Queste ultime potranno anche adottare forme di finanziamento a budget, ma senza intaccare il compenso dei singoli medici. Lo scopo della norma è quello di migliorare l'assistenza terriotoriale attraverso il lavoro in associazione per condividere obiettivi, percorsi asssistenziali, valutazione della qualità delle cure e linee guida. 

Compenso
Tramonta la vecchia quota capitaria per il medico di medicina generale. Il compenso di questi professionisti sarà infatti suddiviso tra una quota fissa e una quota variabile legata alla complessità assistenziale. Cambia anche il compenso per gli specialisti ambulatoriali, per i quali resterà in vigore il pagamento ad ora ma tenendo comunque conto della complessità assistenziale.

Dotazione strutturale
Sia per le Uccp che per le Aggregazioni funzionali, la dotazione strutturale, strumentale e di servizi saranno in carico alle Regioni, che potranno fornirli ai medici o in forma diretta o attraverso un riconoscimento economico.

H24
L’integrazione tra medici di medicina generale, pediatri e specialisti ambulatoriali dovrà portare ad una copertura assistenziale H24, per sette giorni a settimana.

Lea
Le attività dei medici convenzionati saranno riferite ai Lea, ma anche ai Lea aggiuntivi introdotti da alcune Regioni, che dovranno però sostenerne la relativa copertura economica.

Libertà di scelta
Salvaguardata la libera scelta del cittadino del proprio medico di famiglia e del pediatra, i massimali (assistiti per medico) saranno definiti a livello regionale, sia pure con criteri inseriti negli accordi nazionali. Il cittadino avrà inoltre più libertà per cambiare medico.

Esercizio attività di libera professione
Il medico in convenzione è tenuto a comunicare all’azienda sanitaria locale l’avvio dell’attività in libera professione indicandone sede e orario di svolgimento.

Accesso alla professione
È previsto l’accesso al ruolo unico per le funzioni di medico di medicina generale e di pediatria di libera scelta attraverso una graduatoria unica per titoli predisposta annualmente secondo un rapporto ottimale definito dagli accordi regionali. Per quanto riguarda l’accesso alle funzioni di specialista ambulatoriale (medico, odontoiatra, biologo, chimico, psicologo, medico veterinario) vi saranno invece graduatorie provinciali. È consentito l’accesso esclusivo al professionista fornito del titolo di specializzazione inerente la branca d’interesse.

Coordinamento
Tutti i medici potranno essere referenti/coordinatori delle forme aggregative. Nel caso in cui i medici convenzionati assumano incarichi di direttore di distretto o altri incarichi temporanei ritenuti inconciliabili, saranno “sospesi” dalla convenzione.

Sistemi informativi
I medici dovranno obbligatoriamente aderire sia al Sis (Sistema informativo sanitario del Ssn), che ai sistemi informativi regionali, compresi gli aspetti relativi alla tessera sanitaria.

Rappresentatività sindacale
Potranno sedere al tavolo di contrattazione con la Sisac per la nuova Convenzione le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, valutate sia sotto il profilo numerico che in base alla loro diffusione a livello nazionale. 

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Ditulis Oleh : k.c. Hari: 02:14 Kategori:

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