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giovedì 19 luglio 2012

Il risiko della Sanità. Le nomine di Lombardo



La giunta ha sfornato una valanga di nomine nelle aziende sanitarie provinciali. A Catania va Gaetano Sirna, ad Agrigento Salvatore Messina, a Messina Manlio Magistri. Ed è già corsa per l'Asp di Palermo che si libererà: si fa il nome di Angelo Aliquò o di Anna Rita Mattaliano (nella foto da sinistra Sirna, Pullara e Cirignotta).


Qualcuno, come l'ex dirigente dell'Asp di Palermo Salvatore Iacolino, l'aveva preannunciato come “l'ultimo atto di pirateria di Raffaele Lombardo”. Il Cantiere popolare aveva previsto che si sarebbe trattato di un “assalto alla diligenza”. Ora, che si tratti di pirateria o assalti, o niente di tutto questo, il rimescolamento dei vertici delle aziende sanitarie fa rumore, proprio perché giunge tra un tentativo all'Ars dei parlamentari vicini al governatore di affossare il ddl “blocca-nomine” e le dimissioni dello stesso Lombardo. Che in alcuni casi piazzerà, in “zona Cesarini” di questa legislatura, manager fedelissimi per i prossimi tre anni.

A dire il vero, l'ultima parola spetterà all'Ars. Le nomine, infatti, per diventare “operative” dovranno passare dal voto della commissione Affari istituzionali. In caso di parere negativo, ma in quel caso serviranno addirittura dieci voti contrari sui 16 componenti della Commissione, insomma, potrebbe crollare il castello di incarichi. Tanti, e importanti.

A cominciare da quello di Carmelo Pullara, ex candidato sindaco a Licata tra le fila dell'Mpa nel 2008, promosso da commissario a dirigente generale dell'Arnas Civico di Palermo. Un'azienda, quest'ultima, che poche settimane fa è diventata anche socio di maggioranza dell'Ismett. Pullara, meno di un mese fa ha compiuto un rimescolamento dei vertici delle strutture ospedaliere, con la nomina di ben 36 nuovi direttori. Per lui, un lungo passato da dirigente all'Asl di Agrigento, mentre dal settembre del 2009 ha ricoperto sempre al Civico il ruolo di direttore amministrativo.

Nomine, su nomine, quindi. Come quelle che riguardano anche le aziende sanitarie provinciali. Anche qui, si assiste a un pesante restyling da parte del governatore Lombardo, in parte necessario visto che i contratti erano in scadenza a luglio.

"Si tratta - attacca l'europarlamentare Salvatore Iacolino - del primo atto del binomio Lombardo presidente-Russo vice. Un binomio assetato di potere, ma che continua a far languire le progettualità e fa perdere ingenti fondi comunitari".

All'Asp di Ragusa Salvatore Cirignotta è stato nominato commissario straordinario al posto di Ettore Gilotta che ieri sera ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico, ufficialmente per “motivi di salute”. Cirignotta è attualmente direttore generale dell'Asp di Palermo. Carica che dovrebbe abbandonare nel caso in cui la nomina diventasse operativa. E a quel punto, si aprirebbe la corsa per la prestigiosa Asp del capoluogo. E qualche nome si fa già. Uno dei più quotati è quello di Angelo Aliquò, uno dei promotori e dei più attivi “militanti” della lista “Palermo Avvenire” di Massimo Russo alle ultime comunali. Ma la scelta potrebbe cadere, nel solco della continuità con Cirignotta, su Anna Rita Mattaliano, direttore sanitario dell'Asp di Palermo dal 2009, dopo le esperienze di direttore medico al “Vittorio Emanale” e al “Garibaldi” di Catania, di direttore sanitario dell’azienda Ospedaliera “Vittorio Emanuele” di Gela e dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Dal 2004 al 2009 la Mattaliano ha ricoperto l’incarico di direttore sanitario aziendale dell’Asl 8 di Siracusa.

Sistemata Ragusa, e in attesa di capire cosa succederà a Palermo, intanto, Lombardo ha sistemato le altre caselle: quelle delle Asp di Agrigento, Catania e Messina. Al vertice dell'azienda etnea è stato scelto Gaetano Sirna, mentre ad Agrigento va Salvatore Messina. Per il vertice dell'Asp della città dello Stretto, invece, s'era inizialmente diffusa la voce della nomina di uno dei fedelissimi di Lombardo e Russo, vale a dire Francesco Poli. Alla fine, invece, la scelta è ricaduta su Manlio Magistri, già direttore sanitario del Policlinico G. Martino di Messina. Nei prossimi giorni, poi potrebbero arrivare anche le nomine per le rimanenti Aziende provinciali. Ars permettendo. Dove l'opposizione (forse) proverà ad alzare un muro in prima commissione.

(fonte Livesicilia.it)

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