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domenica 28 ottobre 2012

Voto in Sicilia, governabilità difficile

Quella di sentirsi in «leggero vantaggio» sull'avversario è la sensazione più diffusa di questa vigilia elettorale siciliana carica di attese. Oggi seggi aperti fino alle 22 per eleggere il Presidente e i 90 consiglieri. Lo spoglio, a partire dalle 8 di domani.

Per il Pdl, Nello Musumeci è avanti a tutti sia pure per una manciata di voti. Pd e Udc dicono la stessa cosa di Rosario Crocetta. Altre previsioni danno vincente per un soffio Gianfranco Miccichè. Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 stelle, sarebbe già all'11%, ma c'è chi parla addirittura del 15. Gli astenuti sono stimati nell'ordine del 40 per cento. Se queste cifre fossero azzeccate, i partiti tradizionali (cioè tutti tranne i "grillini") dovrebbero pescare i consensi tra il rimanente 45-50% di votanti. «Sta per arrivare un terremoto» è il presentimento di un ex deputato regionale siracusano che confida nella rielezione.

Il Pd, con 26 consiglieri uscenti dall'Assemblea, potrebbe essere il più favorito, sulla carta. Ma è un fare i conti senza l'oste, e non solo perché una parte dell'elettorato potrebbe voler punire il partito per il suo sostegno accordato al governo Lombardo. Le motivazioni sono le più varie. Per esempio, c'è chi sostiene che l'ala gelese del Pd, guidata da Lillo Speziale, presidente della Commissione antimafia regionale, sarebbe restia a votare Crocetta e starebbe convogliando preferenze su Miccichè. I tradimenti sono trasversali alle coalizioni. Più fonti riferiscono che la base dell'Udc avrebbe mal digerito l'accordo col Pd e che per questo, sia a Catania che a Palermo, vari elettori del partito di centro sarebbero pronti a votare per Musumeci e Miccichè. Secondo altri, il presidente della Regione uscente, Raffaele Lombardo, a capo del Mpa, starebbe lavorando sotto traccia per coalizzarsi con Crocetta dopo il voto e avrebbe canalizzato un pacchetto di voti verso il candidato del Pd. Il parlamentare finiano Fabio Granata ha consigliato agli elettori siracusani di votare Crocetta, nella cui lista figura tra gli altri un esponente del Fli, il sindaco di Canicattini Bagni.

Il Fli è coalizzato con Grande Sud e con il Partito dei siciliani-Mpa a sostegno della candidatura di Miccichè, ma rischia seriamente di non superare lo sbarramento elettorale del 5 per cento. Se sono vere le previsioni secondo cui Crocetta, Musumeci e Miccichè starebbero contendendosi la vittoria al fotofinish, ciascuno con il 25-26% dei voti validi, ai partiti e alle coalizioni minori resterebbe ben poco. Anche Idv e Sel potrebbero non entrare a Palazzo dei Normanni. Non parliamo neanche dei partitini.

C'è poi la questione delle alleanze, che si porrà subito, già a partire da domani. Tutti concordano che nessun candidato avrà i numeri per governare e che la maggioranza di governo andrà formata dopo il voto. Musumeci, nel caso fosse lui il vincitore, potrebbe tirarsi dalla sua Miccichè, che però è inviso al Pdl. Crocetta potrebbe puntare sul Mpa e sulla vicinanza di Beppe Lumia, suo amico, a Raffaele Lombardo. I "grillini", per ora, sono un'incognita.

Resta sul campo l'ipotesi della grande coalizione. Davide Faraone, il renziano del Pd siciliano, molto quotato nell'elettorato giovane, ci ha già fatto il pensierino. E anche il centro-destra ci sta ragionando. Dichiara al Sole 24 Ore Giuseppe Castiglione, coordinatore regionale del Pdl, presidente della Provincia di Catania e dell'Unione delle province italiane: «Non è più il tempo di dividersi in Sicilia. Bisogna trovare convergenze e unità».
 
Gaspare Sturzo Italiani liberi e forti Magistrato, già componente della Direzione distrettuale antimafia della procura di Palermo
La griglia di partenza
1
Nello Musumeci Pdl, La Destra, Cantiere Popolare e Adc
È stato esponente del Movimento sociale italiano catanese. Nel 2011 era nel governo Berlusconi
2
Gianfranco Miccichè Grande Sud, Fli, Partito dei siciliani-Mpa
Tra i fondatori di Forza Italia in Sicilia. Poi la rottura. Nel 2010 fonda Forza Sud, diventato Grande Sud
Rosario Crocetta Pd, Udc, Api e Psi
Ex sindaco di Gela, già militante del Partito comunista italiano e poi di Rifondazione comunista
Giovanna Marano Idv, Sel, Fds e Verdi
Arriva dal sindacalismo duro e puro della Fiom Cgil, chiamata all'ultimo minuto al posto di Claudio Fava
5
Giancarlo Cancelleri Movimento 5 stelle
È il candidato più temuto dai partiti tradizionali. Per lui in campo direttamente Beppe Grillo
Mariano Ferro Movimento dei Forconi
Imprenditore agricolo, fondatore del movimento dei Forconi che l'inverno scorso bloccò la Sicilia
7
Cateno De Luca Rivoluzione siciliana
Nel 2008 rieletto all'Ars con Mpa. Incidenti di percorso: l'arresto per concussione e falso in atto pubblico
8
Giacomo Di Leo Partito comunista dei lavoratori
Molto attivo nei movimenti, è impegnato nelle battaglie per la tutela del lavoro e del territorio
9
Lucia Pinsone Movimento volontari per l'Italia
Due lauree, docente di matematica per 23 anni. Per oltre 20 anni si è occupata di disabilità

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Ditulis Oleh : k.c. Hari: 11:11 Kategori:

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