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venerdì 20 dicembre 2013

Piano regionale Sanità ritirato ma Comiso e Scicli a rischio

Pippo Digiacomo, presidente della Commssione Sanità dell´Ars, ha rispedito al mittente il Piano di rimodulazione degli ospedali siciliani. "Ci sono troppi elementi inspiegabili - ha spiegato - Così rischiamo di seminare il panico in tutte le provincie". L´assessore Lucia Borsellino si deve dunque rimettere al lavoro e cercare di "mitigare" gli effetti dei tagli previsti che ammontano a mille 500 posti letto con la scure puntata soprattutto sui piccoli ospedali di provincia. 

La Borsellino ha accolto di buon grado l´invito a ripensare il piano e dice: "Per ora si tratta solo di una proposta oggetto di confronto con le aziende sanitarie cui è stata sottoposta per ulteriori osservazioni. Si tratta certamente di un atto complesso perla molteplicità degli interessi pubblici e privati e pertanto il confronto è doveroso e funzionale al miglioramento". Al di là dei buoni propositi resta il fatto che in Sicilia bisogna tagliare ancora dopo le sforbiciate degli ultimi anni che hanno consentito di rientrare nei parametri imposti da Roma.

Il Piano dell´assessore Lucia Borsellino
Il Piano di rimodulazione degli ospedali in Sicilia è pronto. Il documento è arrivato in commissione Sanità e parla chiaro. Ci sono mille 500 posti da tagliare e molti cominciano a tremare. I timori innescati dal Piano nazionale della Sanità reso noto la scorsa settimana, che prevede il taglio dei piccoli ospedali fino a 120 posti letto, si è rivelato realtà nonostante le assicurazioni e le affrettate smentite. Il decreto Balduzzi parla chiaro e con esso bisogna fare i conti, anche in Sicilia, piaccia o non piaccia. Il presidente Crocetta ed il suo assessore alla Sanità, pur sapendo di scatenare una rivolta nella stessa maggioranza, devono procedere comunque. La filosofia di base è quella di accorpare i piccoli e medi presidi di provincia in "Ospedali Riuniti" con percorsi integrati e complementari e ridurre il numero dei reparti. Un obiettivo da conseguire, per esempio, sopprimendo o accorpando le unità operative "doppione". 

Il piano parla anche di rimodulazione ed intende in soldoni il passaggio dei posti letto da "acuti" a riabilitazione in base ai nuovi parametri introdotti dal decreto Balduzzi. La notizia ha gettato nel panico tutti i parlamentari che hanno posizioni da difendere sul territorio e che minacciano già la stabilità del governo se la bozza arrivata in commissione dovesse farsi strada. A Ragusa e provincia sono seriamente a rischio il Busacca di Scicli (foto), dove saltano i reparti di medicina e chirurgia nell´ottica della "rimodulazione" ed il Regina Margherita di Comiso. La guerra è appena aperta e le agenzie cominciano a sfornare comunicati su comunicati, prese di posizione dei singoli parlamentari. Bisognerà vedere se conterà più la politica o la politica di rientro dalle spese della Sanità. Per quanti riguarda i posti letto in provincia di Ragusa si prevede che i posti letto per "acuti" passino da 710 a 657 con un taglio di 53 rispetto all´attuale organico.

fonte corrierediragusa

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