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mercoledì 11 dicembre 2013

Dermatologi, con freddo malattie della pelle in agguato

Con l'arrivo del freddo ci si preoccupa soprattutto di raffreddori, laringiti, tracheiti. Ma così si finisce spesso per trascurare la salute della pelle che, invece, proprio nella stagione invernale ha bisogno di più cure. "In effetti con l'abbassarsi delle temperature è tempo di dedicarsi alla propria pelle contro quelle malattie che, ahimè, sappiamo risentono dei cali termici", ammonisce Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e venereologia all'Università di Napoli Federico II. Nel mirino psoriasi, rosacea e acne, oltre a rossori e screpolature da freddo.
La psoriasi è legata a un'alterazione dei cheratinociti che, in seguito all'attivazione delle cellule T del sistema immunitario, provocano anestetiche macchie scure desquamanti su tutto il corpo, soprattutto su gomiti e ginocchia. "Come il sole riduce le manifestazioni di questa malattia, per inibizione dei meccanismi infiammatori, così il grande freddo la stimola e la acuisce - dice Fabbrocini - E' proprio in questa stagione, infatti, che compaiono le squame bianche che talvolta possono essere localizzate sul cuoio capelluto, sui gomiti o sulle ginocchia oppure persino su tutto il corpo, nascondendo anche più gravi compromissioni delle articolazioni".
Tra i disturbi che si aggravano con le basse temperature c'è anche la rosacea. Si tratta di una malattia multifattoriale, tra le cui cause vi sono alterati processi di vasodilatazione, disfunzioni ormonali, predisposizione genetica e fattori scatenanti ambientali. Questa fastidiosa condizione, che interessa per lo più le donne, si manifesta prima con un transitorio arrossamento e con teleangectasie su guance e naso, fino ad accompagnarsi a papule e pustole. Gli sbalzi di temperatura stimolano il vasospasmo e così la comparsa del tipico 'flushing', ossia l'arrossamento cutaneo associato a una sensazione di calore e di bruciore. Come arginare il problema? "Attenzione a non passare rapidamente dal clima rigido esterno agli ambienti riscaldati. In casa evitare le sorgenti di calore dirette e all'esterno proteggersi con sciarpa e capellino. Idratare quotidianamente la pelle con prodotti lenitivi e antinfiammatori", suggerisce Fabbrocini.
Infine l'acne. Sono soprattutto i più giovani a riscontrare durante l'inverno l'aggravarsi di questa patologia. In questo caso il peggioramento delle condizioni della cute è in parte percepito, in parte reale. "Più o meno impropriamente molti pazienti sono convinti che in estate vi sia un notevole miglioramento della patologia acneica, dovuta al fatto che i raggi ultravioletti hanno un'azione disinfettante e che la pelle abbronzata nasconde meglio questo inestetismo. Ma l'uso improprio di solari non adatti e l'ispessimento della pelle dovuta ai raggi Uv può peggiorare invece il quadro al ritorno dalle vacanze", spiega l'esperta.
"Senza contare che l'aggravamento delle condizioni della cute è reso ancora più evidente dal tipico biancore invernale della pelle che esalta ancora di più le imperfezioni, inducendo, soprattutto le donne, ad abusare di creme, unguenti e make-up che possono talvolta contenere sostanze comedogeniche che 'tappano' il follicolo sebaceo preparando il terreno alla comparsa di punti neri e brufoli". Il consiglio è quello di evitare i prodotti a rischio affidandosi, invece, ai consigli di uno specialista e a prodotti esclusivamente non "comedogenici".
Se queste sono le malattie cutanee più gravi e più temute, è bene non dimenticarsi poi di proteggere le estremità del corpo: mani, piedi, naso e orecchie sono, innegabilmente, le zone più esposte al freddo e quindi a maggior rischio di essere interessate dai temibili geloni. Il freddo rallenta la microcircolazione cutanea, la pelle si raffredda, compaiono chiazze arrossate e dolenti e, nei casi più gravi, vescicole e bolle. "In questo caso devono prestare particolare attenzione i pazienti che già soffrono di problemi di circolazione sanguigna, diabete e fragilità capillare", avverte la specialista. "Oltre ai comuni rimedi per mantenere al caldo le estremità, con l'utilizzo di guanti e cappelli, è fondamentale - conclude Fabbrocini - rivolgersi quanto prima allo specialista dermatologo per essere indirizzati verso la terapia più adeguata. Per un'azione lenitiva in caso di couperose, rossori, acne e freddo si può fare poi ricorso a sostanze naturali quali il burro di karité, l'acqua termale e l'aloe vera".

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Ditulis Oleh : k.c. Hari: 08:47 Kategori:

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